C'è sempre una prima volta...
E' stataLa prima volta per Ais Varese ed anche la prima volta per i quaranta soci che hanno iniziato il loro percorso in un' assolata giornata presso Cascina Ronchetto a Morazzone.
Il progetto del Master aveva inizialmente destato un pò di preoccupazione, uscire dalle sale del Grand Hotel Palace, lasciare la teoria dei corsi per andare sul campo con forbici e scarponcini poteva essere destabilizzante. L'idea poi di abbinare ai i vini di Varese i prodotti del territorio era qualcosa di veramente nuovo.
Nei fatti, invece, tutto è andato per il meglio; il merito è andato principalmente alle persone che abbiamo incontrato, uomini e donne veramente disponibili ad accoglierci, ad approfondire con dettagli e passione gli argomenti del master, capaci di farci innamorare delle vigne che accudiscono con amore e professionalità.
Naturale quindi ricordare Walter di Cascina Ronchetto, Alessio Fornasetti di Torre San Quirico, Alessandro e Giuliana della Tenuta Tovaglieri, Franco ed Alessandro di Cascina Piano.
Persone che vivono e concepiscono la vigna con sfumature differenti tutte riconducibili però all'amore e al rispetto per la stessa.
Il fatto di aver incontrato quattro produttori varesini è stato per noi fondamentale. Il Master in vigna doveva partire da Varese; quello che ho più volte ripetuto durante le giornate è che il vero Sommelier è quello che conosce il territorio, in particolare quello dove vive, non importa se non si abbia la fortuna di vivere nelle Langhe o a Montalcino, abbiamo comunque l'onore di avere dei produttori che hanno scommesso e rischiato, che hanno avuto il coraggio di piantare il nebbiolo a Varese.
Tornando ai corsisti, per loro il Master ha rappresentato l'occasione, forse la prima, di parlare approfonditamente davanti a una talea o a degli innesti, l'occasione ideale per comprendere cosa significhi il Guyot o il metodo Simonit, prima occasione di fare vendemmia!
Penso che a tutti siano piaciuti questi approfondimenti, non ultimo poi il fatto di avere degustato tutti i vini della tenute, alcuni addirittura da botte!
Meritato quindi l'Attestato, con la promessa di continuare questo percorso. Chissà che l'anno 2016 non ci riservi un "Master in Cantina".
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