NEO SOMMELIER VARESINI 2010


Come sempre grazie alla grande ospitalità della Famiglia Ziliani, abbiamo effettuato la consegna dei diplomi ai neo Sommeliers presso le Cantine Guido Berlucchi. Dopo il percorso di studio ripartito in tre livelli per complessive quarantacinque lezioni, ecco l'agognato riconoscimento per 25 sommeliers varesini.
I Loro nomi:
Aletto Giancarlo, Angiolini Marco, Arnese Vincenzo, Bogni Graziella, Boldarin Cinzia, Bombelli Alessandro, Borri Oreste, Coan Luca, Colombo Fabio, De Maddalena Jessica, De Simone Daniela, Furlato Mattia, Gallo Andrea, Giambartolomei Franco, Lazzari Alessandro, Marangoni Eugenio, Merlo Fabrizio, Niatti Nicole, Padalino Giuseppe, Pallaro Massimo, Sablich Giampaolo, Sergi Antonio, Verderosa Tiziano, Vernaccini Luca e Zanichelli Gabriela.


Un sentito ringraziamento va fatto anche a Marcello Avigo che ci ha seguiti e coccolati per tutta la serata. Abbiamo raggiunto Borgonato nel tardo pomeriggio ed abbiamo avuto il piacere di visitare le cantine della Guido Berlucchi che si estendomo per circa 14.000 metri quadrati, durante la visita oltre a "toccare con mano" le varie fasi di produzione di un "Franciacorta" siamo stati aggiornati anche sulle nuove tendenze per conferire al prodotto sempre una maggior qualità. Le rese per ettaro sono rimaste costanti, circa 9 tonnellate, ma si cerca di aumentare il numero di ceppi per ettaro sino a portarli a circa 10.000 unità, in questo modo da una produzione di circa quattro grappoli per pianta si è passati ad un unico grappolo ottenendo una migliore qualità del frutto ed uno stress minore per la vite. Altro miglioramento si è ottenuto dallo studio del tipo di pressatura che subisce l'uva, modificando la pressione e dal numero di passaggi si ottengono dei mosti diversi che vengono poi assemblati in cantina per ottenere qualità sempre più elevate.

Dopo la parte tecnica siamo passati alla parte "pratica"; la degustazione. Come primo assaggio il '61 Franciacorta DOCG Saten prodotto presentato per la prima volta al pubblico all'ultimo Vinitaly. Maturazione sui lieviti per almeno 24 mesi e pressione ridotta a circa 5 atmosfere oltre ad essere ottenuto esclusivamente da vitigno Chardonnay. Si presenta con un perlage fine e persistente oltre che numeroso e dal colore giallo paglierino con riflessi brillanti. Al naso rivela subito sentori di frutta gialla tropicale e bevendolo piace per la sua freschezza e persistenza e sopratutto per la sua "setosità"


Concluso l'aperitivo ci siamo trasferiti presso il ristorante Colombara dove è stata servita la cena in onore delle Delegazioni AIS di Lodi e Varese con l'abbinamento di tre tipologie di Spumanti.
Con i Crostacei e zucchine e il Risotto alla barbabietola e Franciacorta è stato servito il '61 Franciacorta DOCG Brut uno dei Franciacorta dell'azienda che vuole ricordare l'anno di produzione del primo Pinot di Franciacorta da parte della Guido Berlucchi. Una curiosità: allora la denominazione era Pinot in quanto la selezione del vitigno Chardonnay dal Pinot Bianco venne fatta in anni sucessivi. Prodotto di grande qualità ottenuto da vitigni Cardonnay con l'aggiunta di un 10% di Pinot Nero raccolti manualmente per una selezione del prodotto. Questa tipologia prevede una permanenza sui lieviti per almeno 18 mesi. Alla vista si presenta brillante con un color giallo paglierino tendente al verdolino, oltre ad un perlage sottile e continuo. All'esame olfattivo si sente la frutta a polpa bianca e assaggiandolo rivela una perfetta freschezza e buona persistenza, in conclusione un bel equilibrio.
La serata è proseguita con un Vitello all'olio a cui hanno abbinato il Cellarius Brut Rosé 2006, vino dal bellissimo colore rosa salmone e con numerose bollicine fini e persistenti. Per questo spumante si utilizzano uve Chardonnay, 45% circa, e Pinot Nero, 55% circa; naturalmente la raccolta e la vinificazione avviene separatamente, dopo la messa in bottiglia viene lasciato in cantina per almeno 30 mesi. Si percepiscono sentori di lieviti e crosta di pane oltre a frutta matura e degustandolo ci lascia una buona persistenza e un'equilibrata morbidezza.
Brindisi finale con Cuvée Imperiale Demi Sec, in abbinamento alla Bossolà. Ricordiamo che la tipologia Demi Sec prevede un residuo zuccherino di almeno 50gr/l di zuccheri aggiunti con un generoso dosaggio del liqueur d'expedition. Nel bicchiere si nota la spuma soffice con un fine perlage continuo oltre al colore giallo paglierini con riflessi verdolini. Al primo sorso si percepisce che ci troviamo di fronte un vino abboccato, ma con la giusta freschezza che lo rende equilibrato.




Degna conclusione della serata la consegna dei meritati diplomi con conferimento del Taste Vin simbolo di Associazione Italiana Sommelier. Bravissimi e complimenti a tutti i Neo Sommeliers e ricordo ancora che il diploma è l'inizio di un percorso di conoscenza che non finisce mai.




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