Manifestazione
“Distillerie aperte” e Distilleria Rossi d’Angera (7-10-12)
Grazie alla manifestazione nazionale “Distillerie aperte”
tenutasi domenica 7 ottobre si è data
l’opportunità di visitare varie realtà, che difficilmente sarebbero conosciute
se non unicamente nel prodotto finale. Una manifestazione che permette di
riscoprire anche la grappa, il distillato italiano più famoso al mondo, anche
nelle fasi di produzione. Una di queste, orgoglio della provincia di Varese è
la storica Distilleria Rossi d’Angera. Ad accogliere il pubblico è Arturo Rossi
in persona, che subito inizia la visita con l’arrivo delle vinacce. Colore e
sentori di vino che presto daranno il distillato anche grazie all’uso di
vinacce, che grazie alla pressatura soffice, contengono ancora materia per un
prodotto d’eccellenza. Vinacce che per l’80% arrivano dai vini IGT Ronchi
Varesini di Cascina Piano, anch’essa di
Angera.
Il percorso è breve,
concatenato uno all’altro il sistema di produzione porta all’alambicco
discontinuo. Si può osservare in un cilindro di vitrea trasparenza la raccolta
delle teste, mentre le code verranno poi prelevate dalla base della colonna e
riutilizzate nuovamente. Ogni singola giunzione dei tubi ed ogni strumentazione
possiede un rigoroso piombino indice del controllo dello stato. Anche la
barricaia è chiusa dietro un cancello e piombata, ma non frena la fantasia di
pensare al distillato che riposa abbracciato da doghe di rovere.
La storia della Distilleria Rossi d’Angera è ormai ben più
che centenaria. Gli inizi risalgono al 1847 quando Bernardo Rossi fondò
l’azienda. Subito puntò sulla qualità decidendo di distillare solo vinacce
fresche e da singolo vitigno, di usare un alambicco discontinuo composto da
caldaiette in rame a passaggio di vapore e di invecchiare il distillato in
piccole botti con legni e tostature differenti. Una ricerca di qualità che
verrà premiata nel 1931 da Vittorio Emanuele III con il Brevetto della Real
Casa Savoia. Non sarà comunque l’unico riconoscimento, l’elenco infatti è
innumerevole e negli ultimi anni ha quasi cadenza annuale. Entrando nel nuovo
millennio la Rossi d’Angera ha deciso, coadiuvata dalla prestigiosa consulenza
di Antonella Bocchino dell’omonima azienda, di avviare un processo di restyling
dei prodotti e di proporre una nuova Linea Luxury costituita da grappe e
liquori artigianali legati alle singole zone di produzione, riserve millesimate
dai lunghi invecchiamenti (grappa Altana
del Borgo, moscato millesimato 1991, 1998, 2001) e spiriti a base di frutta che
racchiudono i sapori del territorio. Questa opera di restyling non trascura
neanche l’estetica del prodotto stesso grazie al lavoro del grande designer
Giacomo Bersanetti. Grazie anche a queste innovazioni Rossi d’Angera ora punta
molto anche all’export verso diverse nazioni europee ed anche in Cina.
Per le degustazioni dei distillati Rossi d’Angera è possibile andare alla Barricaia del Puntale, ora anche sede dell’Associazione Italiana Sommelier di Varese, presso il Borgo di Mustonate.
Per le degustazioni dei distillati Rossi d’Angera è possibile andare alla Barricaia del Puntale, ora anche sede dell’Associazione Italiana Sommelier di Varese, presso il Borgo di Mustonate.
TESTO E FOTO DI MASSIMO BECCEGATO
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