I VINI VARESINI AL PALACENTO



Una bella serata dedicata ai Vini Varesini, così si chiama l'associazione che rappresenta i produttori della IGT Ronchi Varesini, e che nell'ambito di Palacento, una serie di serate ed incontri progettati per festeggiare i CENTO anni del Palace Hotel di Varese, hanno potuto presentare le loro Aziende e sopratutto i loro Vini alle persone intervenute. Serata interessante per i cento fortunati che hanno potuto partecipare; si perchè la serata era a numero chiuso e richiedeva la prenotazione obbligatoria, e che hanno potuto degustare dodici vini in rappresentanza del territorio varesotto.



Tra le Aziende presenti, Tenuta Tovaglieri, rappresentata dalla titolare Giuliana Tovaglieri, nonchè Presidente dell'Associazione Vini Varesini, che ha proposto in degustazione il Serpillo, vino che prende il nome dal Timo selvatico che si trova appunto nella nostra brughiera, è ottenuto da un assemblaggio di 60% Nebbiolo, 19% Merlot, 15% Pinot Noir, 6% Cabernet Sauvignon, vinificati "in bianco" con pneumopressa e permaneza in acciaio a contatto coi sui lieviti fini e con batônnage periodici per 4 mesi.
Brugus11 un vino ottenuto da vitigno Pinot Nero in purezza, e che prende il nome dalla Brughiera tipica di queste zone dove nascono eriche e ginestre e che affiancano i vigneti dell'Azienda. Il vino viene affinato in botti di rovere, dove avviene anche la fermentazione malolattica, per poi riposare per ulteriori sei mesi in bottiglia prima di essere commercializzato.
Monte Tabor  vino ottenuto dai vitigni Nebbiolo 67% e Barbera 33%  e che prende il suo nome dalla omonima collina dovi è situata la Tenuta nel comune di Golasecca. Le viti che producono le uve per questo vino hanno un'età media di circa trenta anni. Anche questo rosso prevede un affinamento in botti di legno con fermentazione malolattica ed un ulteriore riposo di sei mesi in bottiglia.



Quasi un'anteprima assoluta è stata la presentazione del vino prodotto nel comune di Tradate in località Madonna delle Vigne dall'Associazione bacco d'Oro, per l'occasione rappresentata dal suo Presidente Pietro Vuolo, che è anche Sommelier professionista AIS. Questo vigneto, esistente da sempre nel territorio tradatese, è stato riportato ad antico splendore dal Comune in collaborazione con l'Associazione ed oggi hanno presentato la prima annata, il 2011, prodotta da questo progetto che si è realizzato anche grazie alla supervisione del gruppo Terre Moretti.


Con sede a Morazzone è l'Azienda Cascina Ronchetto, che è intervenuta alla serata presentando una novità produttiva del 2013, lo spumante metodo Martinotti Gibilèe, vino ottenuto da uve Merlot, vinificate in bianco e Chardonnay. Vino spumante gradevole anche grazie al suo residuo zuccherino di circa 15 grammi litro, che lo classifica come Extra Dry. La filosofia di questo produttore, seguita dall'enologo Giovanni Caprioglio, ha comeriferimento il Canton ticino e quindi il vitigno Merlot. Vitigno che viene utilizzato in purezza per la produzione del Pascale, si pronuncia alla francese, che prende spunto dal nome della primogenita del proprietario. Vino che si affina per sei mesi in botti di rovere della capienza di 10 quintali oltre ad un ulteriore periodo in bottiglia. In degustazione è stato proposto anche il Materno, vino rosso da uve Merlot in purezza e con un affinamento di almeno 12 mesi in botti di rovere francese da 15 quintali e commercializzato a due anni dalla vendemmia.




Altra Azienda presente alla serata era Cascina Piano di Angera, rappresentata dal suo titolare Franco Berrini, che ricopre anche la carica di Vice-Presidente di Vini Varesini, che proponeva in degustazione tre dei suoi vini prodotti. Un vino bianco, il San Quirico ottenuto da vitigni Chardonnay Bussanello e Trebbiano, la fermentazione avviene in acciaio inox a temperatura controllata e sucessiva permanenza sui lieviti sino a primavera. Un vino rosso il Primenebbie, ottenuto da vitigno Nebbiolo in purezza, con una resa per ettaro di circa 60 quintali e un affinamento in barrique per circa un anno prima dell'imbottigliamento; rappresenta il vino di punta di questa Azienda. Dulcis in fundo è il Mott Carè, vino dolce ottenuto da uve di Malvasia aromatica, raccolte ad autunno inoltrato quando gli acini sono attaccati dalla muffa nobile, sicuramente un prodotto di pregio anche in considerazione della zona di produzione.



Un grazie per la perfetta riuscita della serata lo si deve anche all'organizzazione del Palace Hotel Varese ed in particolare ad Aurora Loschiavo che ha curato i dettagli organizzative, ed infine, ma non per questo meno importanti i sommelier di Ais Varese che con il loro operato hanno reso possibile il perfetto svolgimento della serata.



In abbinamento ai Vini Varesini è stato possibile degustare anche i prodotti del Salumificio Colombo di Crosio della Valle che ha presentato il loro Lardo lonzato Monterosa, la Pancetta cotta alle mele e il Salame Prealpino, tutti prodotti del territorio come i formaggi prodotti da Latte Varese abbinati, Varesino di Capra, Gorgonzola e la Toma Varesina.




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