NEO SOMMELIER VARESINI 2010
Come sempre grazie alla grande ospitalità della Famiglia Ziliani, abbiamo effettuato la consegna dei diplomi ai neo Sommeliers presso le Cantine Guido Berlucchi. Dopo il percorso di studio ripartito in tre livelli per complessive quarantacinque lezioni, ecco l'agognato riconoscimento per 25 sommeliers varesini.
I Loro nomi:
Aletto Giancarlo, Angiolini Marco, Arnese Vincenzo, Bogni Graziella, Boldarin Cinzia, Bombelli Alessandro, Borri Oreste, Coan Luca, Colombo Fabio, De Maddalena Jessica, De Simone Daniela, Furlato Mattia, Gallo Andrea, Giambartolomei Franco, Lazzari Alessandro, Marangoni Eugenio, Merlo Fabrizio, Niatti Nicole, Padalino Giuseppe, Pallaro Massimo, Sablich Giampaolo, Sergi Antonio, Verderosa Tiziano, Vernaccini Luca e Zanichelli Gabriela.
Con i Crostacei e zucchine e il Risotto alla barbabietola e Franciacorta è stato servito il '61 Franciacorta DOCG Brut uno dei Franciacorta dell'azienda che vuole ricordare l'anno di produzione del primo Pinot di Franciacorta da parte della Guido Berlucchi. Una curiosità: allora la denominazione era Pinot in quanto la selezione del vitigno Chardonnay dal Pinot Bianco venne fatta in anni sucessivi. Prodotto di grande qualità ottenuto da vitigni Cardonnay con l'aggiunta di un 10% di Pinot Nero raccolti manualmente per una selezione del prodotto. Questa tipologia prevede una permanenza sui lieviti per almeno 18 mesi. Alla vista si presenta brillante con un color giallo paglierino tendente al verdolino, oltre ad un perlage sottile e continuo. All'esame olfattivo si sente la frutta a polpa bianca e assaggiandolo rivela una perfetta freschezza e buona persistenza, in conclusione un bel equilibrio.
La serata è proseguita con un Vitello all'olio a cui hanno abbinato il Cellarius Brut Rosé 2006, vino dal bellissimo colore rosa salmone e con numerose bollicine fini e persistenti. Per questo spumante si utilizzano uve Chardonnay, 45% circa, e Pinot Nero, 55% circa; naturalmente la raccolta e la vinificazione avviene separatamente, dopo la messa in bottiglia viene lasciato in cantina per almeno 30 mesi. Si percepiscono sentori di lieviti e crosta di pane oltre a frutta matura e degustandolo ci lascia una buona persistenza e un'equilibrata morbidezza.
Brindisi finale con Cuvée Imperiale Demi Sec, in abbinamento alla Bossolà. Ricordiamo che la tipologia Demi Sec prevede un residuo zuccherino di almeno 50gr/l di zuccheri aggiunti con un generoso dosaggio del liqueur d'expedition. Nel bicchiere si nota la spuma soffice con un fine perlage continuo oltre al colore giallo paglierini con riflessi verdolini. Al primo sorso si percepisce che ci troviamo di fronte un vino abboccato, ma con la giusta freschezza che lo rende equilibrato.
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SAGRANTINI DAY INTERNATIONAL 2010
Serata dedicata alla degustazione alla cieca di cinque Sagrantini di Montefalco D.O.C.G. con la compilazione finale di una classifica di piacevolezza. Le degustazioni, alla cieca, sono state effettuate con il supporto e la terminologia della schede di degustazione di Associazione Italiana Sommeliers e guidate da un Degustatore Ufficiale A.I.S.
L'uva "sagrantina" a Montefalco esisteva già nel 1549, come riportato in un antico ordine di mosto da parte di un mercante. Sicuramente il legame vitigno territorio è quasi indissolubile anche se era quasi scomparso negli anni '60, poi nel 1979 il riconoscimento della DOC grazie ad un gruppo coraggioso di vignaiuoli, seguito poi nel 1992 dalla DOCG e da allora la crescita è avvenuta in maniera esponenziale per arrivare ai 2,5 milioni di bottiglie per l'annata 2008.
Le annate migliori, ovvero a cinque stelle, dal riconoscimento della Doc sono quattro: 1985, 1990, 1998 e 2005.
Ecco le aziende in degustazione indicate secondo l'ordine di servizio:
Antonelli, Tudernum, Colle Ciocco, Rocca di Fabbri e Azienda Agricola Adanti.
A seguire il Sagrantino di Montefalco Secco DOCG 2006 Tudernum, vino teoricamente ancora giovane ma dai colori rosso rubino pieno e con profumi di viola e marasche oltre ad una nota speziata appena accennata. Le sensazioni visive ed olfattive sono confermate anche al palato: tannini importanti ma non aggessivi ha un buon equilibrio pur essendo di una annata recente.
Terzo vino in degustazione il Sagrantino di Montefalco secco DOCG 2005 Colle Ciocco, un annata a cinque stelle e si rivela subito dal bel colore rosso rubino carico, mentre dall'esame olfattivo spiccano la mora, la ciliegia e le spezie. Consideriamo che questo prodotto è stato imbottigliato circa due anni fa dopo una permanenza di 18 mesi in barriques di rovere francese. Al palato rivela tutta la sua carica di tannini e la struttura, persistente nel finale ma ancora può migliorare.
Ancora un'annata storica, il Sagrantino di Montefalco secco DOCG 2005 Rocca di Fabbri, nel bicchiere il vino è di un color rubino carico e gli archetti scendono lenti e ravvicinati.
Una grande struttura che nonostante l'imbottigliamento dopo 32 mesi dalla vendemmia ed il riposo di due anni in bottiglia, ancora si rivela spigoloso sia al palato che al naso. I profumi anche se piacevoli si limitano a frutta a bacca rossa, marasca e prugna, piccoli frutti e spezie dolci, credo che possa avere ancora un'ottima evoluzione così come al palato presenta una bella intensità e persistenza, unico neo i tannini ancora molto agressivi anche se per nulla amari nel finale. Dalle schede finali di valutazione è il vino che ha ottenuto la preferenza della larga maggioranza dei degustatori.
Siamo arrivati al quinto vino un Sagrantino di Montefalco secco DOCG 2004 Arquata di Adanti, un anno in più ed un'annata meno favorevole si riscontrano subito dal colore rubino con l'unghia leggermente granata ed anche all'esame olfattivo oltre ai classici sentori di frutta a bacca rossa si riscontra la presenza anche di cuoio e spezie. Sensazioni confermate anche dall'esame gustativo con buona intensità e persistenza e con i tannini presenti ma molto arrotondati.
Dopo le cinque degustazioni alla cieca, mentre venivano presentati i vini abbiamo servito come finale un Sagrantino di Montefalco passito DOCG 2004 Arquata di Adanti dal bel colore rosso rubino e con sentori di frutta a bacca rossa matura. Al palato grande piacevolezza dovuta allo zucchero ancora presente, vino dolce ma non stucchevole in quanto dotato di giusta freschezza e tannini. Vino intenso e persistente da bere anche da solo come momento piacevole.
Finito il "lavoro" un intermezzo gastronomico con prodotti tipici: Salame tipo Perugino, Capocollo e Lombo di maiale, Pecorino Stagionato, Pecorino Fresco e pane accompagnato con Olio Extra Vergine di Oliva e salsa di Pomodori Secchi.
Il banco di degustazione dei prodotti era affiancato dal libero assaggio dei Montefalco Rosso DOC delle aziende presenti alla serata.
Una serata piacevole e che ha permesso di approfondire le nostre conoscenze in merito ad un grande vino, grazie anche ai sommeliers della Delegazione di varese che hanno stappato e servito un bel numero di bottiglie
A CENA CON I VINI DI MONTECUCCO
Questa DOC, relativamente giovane, è stata riconosciuta nel 1999 si trova in provincia di Grosseto ed è composto dal territorio di sette comuni al confine con i territori delle DOCG Brunello di Montalcino e Morellino di Scansano. Anche in questo disciplinare il vitigno Sangiovese fa la parte del leone e viene addomesticato con l'aggiunta di vitigni raccomandati per la provincia di Grosseto. I vini abbinati alla cucina del Ristorante MA.RI.NA. di Olgiate Olona sono in ordine di apparizione: Passionaia, Le Coste, Rigomoro e Scosciamonache.
Con i bocconcini di filitto di minilepre e la zuppa con porcini e fagiano è stato servito il Passonaia un rosso di Montecucco DOC 2007 ottenuto da vitigno Sangiovese 80% e Ciliegiolo per il restante 20%. E' un vino molto piacevole che alla vista presenta un bel colore rubino con sfumature porpora e con una consistenza subito visibile. Al naso si sprigionano profumi di viola e di ciliegia oltre al sentore di piccoli frutti del sottobosco. Al palato è ben equilibrato e con una buona persistenza e sopratutto un'ottima piacevolezza di beva.
Come piatto di carne ci è stato proposto la Fagianella al latte e tordi con polenta ed il vino in abbinamento non poteva che essere robusto un Rigomoro Montecucco DOC Sangiovese Riserva, tipologia che dal giugno di quest'anno dovrebbe ottenere il riconoscimento della D.O.C.G. Questo vino ottenuto da vitigno Sangiovese al 100% trascorre tutta la sua esistenza in legno, dalla fermentazione in barriques di rovere aperte con ammostatura a mano come vuole la tradizione del territorio, sino allinvecchiamento in barriques per diciotto mesi. La grande qualità di questo vino nasce comunque anche da una bassa resa di produzione oltre all'esposizione migliore dei vigneti ed alla raccolta manuale delle uve. Nel bicchiere si presenta di un bel rosso rubino intenso ed i profumi sono floreli, fruttati e speziati oltre alla vaniglia nella giusta misura.
Dopo il primo sorso abbiamo la riconferma che ci troviamo al cospetto di un grande vino, intenso, persistente e di grande armonia.
SAGRANTINO DAY INTERNATIONAL 2010

VARESE
PALACE HOTEL Via Manara, 11 VARESE
lunedì 19 aprile 2010 ore 21:00
SAGRANTINO DAY INTERNATIONAL
Saranno in degustazione cinque aziende con il loro Sagrantino di Montefalco DOCG. Degustazione guidata di cinque vini con compilazione della scheda di piacevolezza. Conclusione con un Sagrantino Passito DOCG ed abbinamenti regionali.
Posti limitati a 50 persone e prenotazione obbligatoria.
Bicchieri in sala.
Costo Euro 15,00
tel 0331/25.26.85
info@aisvarese.it
A CENA CON I VINI DI MONTECUCCO...
Olgiate Olona (VA) Ristorante MA.RI.NA.
giovedì 15 aprile 2010 ore 20:30
A CENA CON I VINI DI MONTECUCCO
Incontro con Stefano Alessandri titolare dell'Azienda Agraria Montecucco di Cinigiano in provincia di Grosseto.
giovedì 15 aprile 2010 ore 20:30
A CENA CON I VINI DI MONTECUCCO
Incontro con Stefano Alessandri titolare dell'Azienda Agraria Montecucco di Cinigiano in provincia di Grosseto.
I L M E N U'
Pate di pernice con crostini
Franciacorta Brut Majolini
Bocconcini di filetto di minilepre con zucchine al balsamico
Passonaia di Montecucco DOC 2007
Zuppa di funghi porcini, patate, fagiano e formaggio
Passonaia di Montecucco DOC 2007
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Ravioli con polpa di pernice e fois gras d'anatra
Le Coste di Montecucco DOC 2006
Fagianella al latte e tordo con polenta
Rigomoro di Montecucco Sangiovese riserva doc 2005
Sfogliatine di mele e frittelle di frutta con zabaione
Passito Scosciamonaca di Colle Massari 2005
Caffè e coccole
Grappa di Montecucco riserva
PREZZO EURO 100,00
Prenotazioni ed info 0331/640463
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SERATA IN ROSA

Quattro Garda Classico Chiaretto D.O.C. il Costaripa Brut Rosè, il RosaMara, il Molmenti e il PalmArgentina.
Alla vista si presenta con colore rosa tenue ed un perlage persistente e bollicine fini. Al naso sprigiona un profumo di frutta matura ed il tipico sentore di vaniglia, ed infine al palato esprime un giusto equilibrio tra freschezza e struttura. Sicuramente il modo migliore per brindare all'inizio della serata.
Per proseguire nel tema del "rosa" si è continuato con il Garda Classico Chiaretto D.O.C. RosaMara il "vino di una notte" così nasce questo vino, a poche ore dalla pigiatura, nel pieno della notte, all'orquando l'esperienza del cantiniere interviene a separare il mosto dalle bucce per stabilire la giusta tonalità di colore. I vitigni utilizzati sono Sangiovese, Groppello, Marzemino e Barbera e con la vinificazione "a lacrima" si ottiene una resa di uva in vino non superiore al 55%.
Alla vista presente un color rosa molto tenue, mentre i profumi ricordano il biancospino oltre che l'amarena ed il melograno; buon equilibrio con ottima persistenza e buona sapidità un perfetto accostamento con il risotto allo strachitunt e pere.
Questo vino premiato con il Tastevin di Bronzo dalla guida Viniplus 2010 è dedicato a Pompeo Gherardo Molmenti, ideatore nel 1896 del Chiaretto di Moniga, il vino più rappresentativo della propria storia. La vinificazione "a lacrima" e la fermentazione in botte consentono di proporre un chiaretto di particolare carattere e longevità. Imbottigliato entro il dicembre sucessivo alla vendemmia, riposa poi in bottiglia alcuni mesi. I vitigni utilizzati sono quelli classici del chiaretto ma con un colore rosa leggero con riflessi di ciliegia. Al naso si distinguono i profumi di fiori bianchi dolci (acacia) e sentore di vaniglia oltre a frutti del sottobosco. Al palato poi sprigiona tutta la sua struttura ed equilibrio esaltanto sapidità, freschezza e persistenza.
Una serata veramente piacevole grazie alle cure dei fratelli Lovati, Giorgio in cucina e Gualtiero in sala e alla qualità e piacevolezza dei vini di Costaripa. Un ringraziamento a Mattia Vezzola, che nonostante i suoi molteplici impegni, ha dedicato una sua serata agli intervenuti trasmettendo parte del suo entusiasmo ed amore per il mondo del vino.
TENUTA FRECCIAROSSA




Visto che ci troviamo nella "valle del reasilng" il primo vino che ci viene proposto non poteva che essere "Gli Orti" un realing renano ottenuto da uve coltivate a circa 200 metri di altitudine e con esposizione NE-NO. La raccolta delle uve è fatta a mano con attenta selezione e per estrarre la maggior parte di profumi, subito raffreddate a 4° centigradi per circa 48 ore, per poi eseguire una pressatura soffice. Alla vista, il vino, si presenta di un bel giallo paglierino con riflessi verdognoli, stiamo degustando l'annata 2008. Dopo una breve permanenza nel bicchiere per far sprigionare i sui profumi, al naso si percepisce nettamente una nota minerale con piacevoli note di frutta tropicale e fiori bianchi. Al palato rivela tutta la sua struttura ed il suo equilibrio; retrogusto elegante con note minerali e sapide.

Il clou della giornata sta per arrivare. Luca Bergamin ci ha preparato una sorpresa, una mini verticale di tre annate, 2006,2005 e 2001 del vino di riferimento dell'Azienda il "Giorgio Odero" ottenuto da uve Pinot Nero. I vigneti hanno terreno argilloso-calcareo con esposizione NE, SO ad un'altitudine di 120-160 metri slm, il sistema di allevamento è il guyot semplice, abbiamo 5.000 ceppi per ettaro e la resa e di 5.000/6.000 kg. per ettaro. La raccolta delle uve avviene rigorosamente a mano e dopo una diraspapigiatura soffice abbiamo una macerazione in vasche di acciaio a temperatura controllata. Fermentazione malolattica in barrique. La maturazione avviene in barrique e tonneaux per almeno 12 mesi con travaso soffice ogni 4/5 mesi. Alla fine un affinamento in bottiglia di almeno 18 mesi prima della commercializzazione.

Il clou della giornata sta per arrivare. Luca Bergamin ci ha preparato una sorpresa, una mini verticale di tre annate, 2006,2005 e 2001 del vino di riferimento dell'Azienda il "Giorgio Odero" ottenuto da uve Pinot Nero. I vigneti hanno terreno argilloso-calcareo con esposizione NE, SO ad un'altitudine di 120-160 metri slm, il sistema di allevamento è il guyot semplice, abbiamo 5.000 ceppi per ettaro e la resa e di 5.000/6.000 kg. per ettaro. La raccolta delle uve avviene rigorosamente a mano e dopo una diraspapigiatura soffice abbiamo una macerazione in vasche di acciaio a temperatura controllata. Fermentazione malolattica in barrique. La maturazione avviene in barrique e tonneaux per almeno 12 mesi con travaso soffice ogni 4/5 mesi. Alla fine un affinamento in bottiglia di almeno 18 mesi prima della commercializzazione.
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