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Buon Natale e Buon 2016


Master in vigna 2015 : sintesi di cinque belle giornate


C'è sempre una prima volta... 

la prima volta che si degusta  un grande Champagne, la prima volta che si incontra una sommelier, la prima volta di un "Master in Vigna"!

E' stataLa prima volta per Ais Varese ed anche la prima volta per i quaranta soci che hanno iniziato il loro percorso in un' assolata giornata presso Cascina Ronchetto a Morazzone.


Il progetto del Master aveva inizialmente destato un pò di preoccupazione, uscire dalle sale del Grand Hotel Palace, lasciare la teoria dei corsi  per andare sul campo con forbici e scarponcini poteva essere destabilizzante. L'idea poi di abbinare ai i vini di Varese i prodotti del territorio era qualcosa di veramente nuovo.

Nei fatti, invece, tutto è andato per il meglio; il merito è andato principalmente alle persone che abbiamo incontrato, uomini e donne veramente disponibili ad accoglierci, ad approfondire con dettagli e passione gli argomenti del master, capaci di farci innamorare delle vigne che accudiscono con amore e professionalità.



Naturale quindi ricordare Walter di Cascina Ronchetto, Alessio Fornasetti di Torre San Quirico, Alessandro e Giuliana della Tenuta Tovaglieri, Franco ed Alessandro di Cascina Piano.

Persone che vivono e concepiscono la vigna con sfumature differenti tutte riconducibili però all'amore e al rispetto per la stessa.

Il fatto di aver incontrato quattro produttori varesini è stato per noi fondamentale. Il Master in vigna doveva partire da Varese; quello che ho più volte ripetuto durante le giornate è che il vero Sommelier è quello che conosce  il territorio, in particolare quello dove vive, non importa se non si abbia la fortuna di vivere nelle Langhe o a Montalcino, abbiamo comunque l'onore di avere dei produttori che hanno scommesso e rischiato, che hanno avuto il coraggio di piantare il nebbiolo a Varese.

Tornando ai corsisti, per loro il Master ha rappresentato l'occasione, forse la prima, di parlare approfonditamente davanti a una talea o a degli innesti, l'occasione ideale per comprendere  cosa significhi il Guyot o il metodo Simonit, prima occasione di fare vendemmia!

Penso che a tutti siano piaciuti questi approfondimenti, non ultimo poi il fatto di avere degustato tutti i vini della tenute, alcuni addirittura da botte!


Meritato quindi l'Attestato, con la promessa di continuare questo percorso. Chissà che l'anno 2016 non ci riservi un "Master in Cantina".