LA BARRICAIA DEL BORGO DI MUSTONATE, NUOVA SEDE DELL'ASSOCIAZIONE ITALIANA SOMMELIER DI VARESE

La Barricaia del Puntale, situata nel Borgo di Mustonate e luogo dedicato alla scoperta dei distillati d’autore Rossi d’Angera, diventa nuovo ufficiale punto di incontro per I Sommelier e soci AIS della Provincia di Varese

Sabato 11 giugno 2011, Borgo di Mustonate (VA). In una giornata che sembrava magica, con un cielo in costante mutamento, fra squarci di sole accecante e temporali tipicamente estivi, è avvenuta la grande inaugurazione presso la Barricaia del Puntale, l'ambiente dedicato alle degustazioni Rossi d’Angera e che da oggi diviene nuova sede ufficiale AIS della Provincia di Varese.


Ad aprire le danze sono stati i vini dell’Azienda Agricola San Marco di Santo Stefano Belbo, sulla collina di Seirole tra le langhe e il monferrato per cui l’arte della viticultura è una ricchezza che si tramanda da generazioni,
Oltre ai pregiati vini piemontesi di questa Azienda, è stato possibile degustare la nuova linea firmata Rossi d’Angera “Luxury Grappas”, grappe e spiriti d’autore di grande eccellenza e qualità, appena rientrati dalla Cina, dove hanno emozionato le più importanti fiere di Pechino e Shangai.



A seguire è avvenuta la consegna degli attestati di fedeltà AIS per Nicoletta de Vincenti e Enrico Tosin, per i 10 anni di carriera come Sommelier AIS e il veterano Antonio Erroi che ha festeggiato commosso, fra gli applausi dei colleghi, i propri onorati 30 anni di carriera.




La giornata si apre con la cerimonia di consegna della targa ufficiale dell’Associazione Italiana Sommelier,‘capitanata’ da Valerio Bergamini, Delegato AIS della Provincia di Varese e il padrone di casa Francesco Aletti Montano.
“L’obiettivo” - annuncia Bergamini -” è quello di far divenire la Barricaia del Puntale un luogo per tutte le degustazioni AIS della Provincia di Varese. Oggi è presente già una sede a Varese, ma la Barricaia del Puntale all’interno del Borgo di Mustonate, immersa in un contesto unico e di grande prestigio, rappresenta un luogo perfetto in cui i Sommelier e i soci AIS della Provincia di Varese si potranno incontrare ed organizzare importanti manifestazioni.”




Ad Angera, sul Lago Maggiore, dal 1847 si producono grappe che rappresentano la sintesi perfetta tra artigianalità, sapere antico e spirito italiano. Ma il luogo intitolato alla degustazione di questi pregiati distillati è la Barricaia del Puntale, situata nel Borgo di Mustonate, antico borgo rurale del ‘700 affacciato sul Lago di Varese, dedicato alla riscoperta dei sapori, dei valori e delle tradizioni del territorio.





CONSEGNA ATTESTATI DI FEDELTA' AIS VARESE


Ecco i nostri soci sommeliers di Varese che hanno ritirato il loro Attestato di Fedeltà ad Associazione Italiana Sommelier, sabato 11 giugno 2011 nel corso dell'inaugurazione della nuova sala eventi di Ais Varese presso la Barricaia del Puntale nel borgo di Mustonate.





Ecco le foto mentre sono conferiti gli Attestati di Fedeltà in presenza del Dottor Francrsco Aletti Montano, proprietario del Borgo di Mustonate, e persona sensibile alla valorizzazione del territorio e dei suoi prodotti. Nella foto sopra il Sommelier Professionista Antonio Erroy di Busto Arsizio che opera ormai da più di trenta anni con i simboli di A.I.S.




Tra i premiati anche il sommelier Enrico Tosin, da oltre dieci anni segue le iniziative e le degustazioni della delegazione e pur non operando nel settore, la sua grande passione per il mondo della viticultura lo ha tenuto legato all'Associazione in questi anni.







Anche una donna tra i premiati, la Dottoressa Nicoletta Devincenti, Sommelier Professionista, Degustatore Ufficiale e docente di Associazione Italiana Sommelier. Partecipa attivamente alla vita associativa da più di dieci anni e collabora anche alle iniziative in provincia.


Questa premiazione si è svolta in una splendida cornice messa a disposizione dal Dottor Aletti Montano che ha voluto fortemente una presenza costante di Ais Varese nel Borgo di Mustonate.


Lo spazio della Barricaia del Puntale è un ambiente che si presta perfettamente per le degustazioni e gli eventi ed offre una cornice splendida con la vista sul lago di Varese.







MR HYDE E DR. JEKILL

Eccoci come promesso nel primo resoconto a parlare di vini ottenuti da vitigni autoctoni presenti alla manifestazione "Una Fornace Di...Vino" edizione 2011.
Una scelta del tutto personale e discutibile, ma così è; un modo per raccontare a chi non ha potuto esserci i vini in degustazione, e perchè no creare curiosità per l'appuntamento del prossimo anno.
Infatti già oggi l'edizione 2012 è confermata per l'ultima domenica di maggio salvo maltempo.



Il primo vino che voglio presentarvi è prodotto in Molise da Di Majo Norante, forse l'azienda simbolo di questa regione, sicuramente una realtà che ha saputo valorizzare il territorio e farlo conoscere in tutta Italia e anche all'estero. Questo vitigno pare abbia antenati spagnoli, "Tinto", mai provati con studi scientifici, di fatto è sempre stato utilizzato in passato per produrre vini importanti, ultimamente era finito in disparte, ma oggi si riaprono nuovi orizzonti.
Questo vino rosso DOC ottenuto dall'omonimo vitigno autoctono "Tintilia" rappresenta l'utilizzo di un uva locale da sempre utilizzata ma ultimamente non valorizzata come merita. Ha un bel colore rubino e profumi che comprendono anche le spezie. I tannini sono presenti ma non agressivi e si capisce che è maturato in botte grande.





Per questo vino vengono utilizzani i vitigni di Nerello Mascalese e Cappuccio coltivati a Capo Faro sull'isola di Salina. I terreni vulcanici su cui crescono le viti, conferiscono poi al vino una buona acidità e struttura. L'affinamento avviene in botti grandi e sucessivamente in acciaio per almeno sei mesi. Alla vista si presenta con un bel rosso rubino e sucessivamente anche all'esame olfattivo evidenzia una sua maturità con sentori di ciliegia matura, pepe e vaniglia. Al palato si rivela di buona struttura ed intenso e equilibrato. La cantina Colosi nasce nel 1987 per produrre vino dal vitigno Malvasia tipico delle Isole Lipari e negli anni si è impegnata per la valorizzazione dei vitigni coltivati soprattutto a salina.




Sempre nelle vicinanze del mare anche con il terzo vino, un Pigato della riviera ligure di ponente. Il vitigno pigato pare tragga l'origine del suo nome dal termine dialettale "pigau", punteggiato, ossia come appare la buccia, piena di macchioline marroni, quando l'uva è matura. La raccolta delle uve è fatta manualmente e dopo una spremitura soffice, la fermentazione alcolica avviene in acciaio, come il suo affinamento che si protrae per circa sei mesi. Un bel giallo paglierino con lievi riflessi verdolini, che a me ricordano il mare, con profumi di fiori, frutta e un sottofondo minerale. Bevendolo si scopre una piacevole freschezza con buona intensità ed una gradevole persistenza ed una struttura che riporta la mente alla Piana di Albenga calda ed assolata. Almeno questo nella mia fantasia, perchè lego sempre questo vitigno all'entroterra ligure di ponente.




Lasciamo il mare per arrivare ai piedi delle Alpi, in Val d'Aosta. Il vitigno da cui si ottiene questo vino è il Petit Arvine ed il produttore è la Cooperativa La Kiuva, sorta nel 1975 ad Arnad, e ha come scopo quello di recuperare a produzione i vigneti in abbandono. Questo ceppo a bacca bianca è quello che maggiormente identifica la Valle d'Aosta. Matura sempre dopo gli altri bianchi e non teme avversità atmosferiche, caratteristiche perfette per una viticultura di montagna. La cura è qualità di questo vino inizia dalla vigna e prosegue con la raccolta a mano e la macerazione a freddo, con particolarissima cura nel proteggere gli aromi ossidabili. Pressatura soffice e decantazione statica a freddo. Fermentazione a temperatura controllata. Malolattica non svolta. Per l'affinamento si esegue il Batonage sulle fecce fini per 4 mesi e successivamente prosegue per 2 mesi in bottiglia. Nel bicchiere rivela un bel giallo paglierino con riflessi verdolini ed i sentori che si sprigionano ricordano la mela e fiori bianchi, con una sfumatura finale agrumata. Tutte sensazioni che vengono confermate dal suo assaggio, con una buona freschezza ed una piacevole sapidità, ma comunque resta un vino equilibrato. La struttura di questa cantina si trova sull'antica Via Franchigena e se ne abbiamo voglia possiamo ripercorrerla anche ai nostri giorni, con una sosta, perchè no, per uno spuntino ed una degustazione presso i locali annessi alla cooperativa e dedicati alla risto dei moderni pellegrini.

DR JEKILL E MR. HYDE

Siamo giunti alla settima edizione di "Una Fornace di...Vino" e quest'anno vorrei raccontarla in maniera diversa dal solito. Ho scelto quattro vini ottenuti da vitigni internazionali, per questo primo resoconto, e poi ne racconterò altri quattro da vitigni autoctoni; le due faccie appunto dei vini Italiani. Quali siano i Dr. Jekill e quali i Mr. Hyde è una scelta personale dei lettori e che non voglio influenzare con i miei gusti. Come ogni anno c'erano trenta vini in degustazione, anzi ad onor del vero trentuno, era presente anche il "vino di Angera" così viene chiamato localmente lo "Angliano" un rosso a base vitigno nebbiolo prodotto dall'Azienda Cascina Piano.






Tra i trenta vini in degustazione ho liberamente scelto tra quelli prodotti con soli vitigni internazionali o con un utilizzo prevalente. In ordine casuale il primo della lista è il "Maso Toresella Trentino Superiore DOC Rossso" vino prodotto con vitigni Cabernet Sauvignon, in prevalenza, Cabernet Franc e Merlot allevati sulle sponde del Lago di Toblino nei vigneti sperimentali di Maso Toresella. La raccolta delle uve avviene manualmente, vengono vinificate in uvaggio. Il vino ottenuto matura prima in barrique, per circa 15 mesi, e poi si affina per altri 4 mesi in botte grande. Dal colore rosso rubino, all'esame olfattivo spiccano subito i sentori di frutti a bacca rossa e di vaniglia. Presenta una buona presenza di tannini per niente agressivi e bilanciati dall'alcol e dai polialcoli. Buona la persistenza e piacevole la sensazione finale.










In questo vino troviamo comunque un collegamento con la tradizione del territorio, il vitigno Merlot che abbinato al Cabernet Sauvignon riesce a creare un prodotto di grande qualità. Alla vista si presenta con un colore rosso rubino intenso. La raccolta delle uve è manuale e la fermentazione viene prolungata per tre settimane al fine di avere un'estrazione di aromi e profumi ottimale. Al naso esprime aromi intensi, puliti, gradevoli e raffinati che si aprono con note di prugna e amarena seguite da aromi di violetta, vaniglia, mora, lampone, ciclamino, mirtillo e un accenno di peperone. In bocca ha buona corrispondenza con il naso, un attacco leggermente tannico e comunque equilibrato dall'alcol, buon corpo, sapori intensi, buoni tannini. Il finale è persistente con ricordi di amarena e prugna. Vertigo matura per 12 mesi in acciaio e in barrique a cui seguono 4 mesi di affinamento in bottiglia.






Siamo in Umbria per il "Rosso Outsider 2006 IGT" di Arnaldo Caprai che con questo vino a base di vitigni Merlot e Cabernet Sauvignon, in parti uguali, ha voluto dimostrare come il territorio di Montefalco sia in grado di influenzare positivamente anche vitigni diversi dal Sagrantino. Ci troviamo in presenza di un vino prodotto con i canoni classici del gusto internazionale: Sistema di allevamento Guyot e Cordone speronato, Densità d'impianto 7/8000 ceppi per ettaro con una resa per ettaro di 60/70 quintali; raccolta e vinificazione separata con fermentazione a temperatura controllata per circa 25 giorni. In conclusione passaggio in barriques per almeno 18 mesi. Alla vista si presenta di un bel rosso rubino e la consistenza evidenzia subito la struttura alcolica. Passando il bicchiere sotto il naso è netta la percezione di frutta rossa matura ed una nota vegetale quasi balsamica, i profumi terziari sono appena percettibili e devono ancora maturare per distinguersi uno dall'altro. Subito al primo sorso evidenzia la sua paternità con una persistenza lunga ed un impatto robusto al palato, una nota piacevole dai tannini non agressivi ma presenti.







Il nostro viaggio attraverso il vino si conclude in Sicilia dove anche quì all'innovazione si arriva facendo tesoro delle tradizioni. Infatti al Nero d'Avola, 40% circa, vengono abbinati Merlot e Cabernet Sauvignon in parti uguali. La ricerca della qualità sia in vigna che in cantina ha portato questo vino a grandi riconoscimenti, 5 grappoli Ais, su tutte le guide del vino più importanti.
Come già anticipato ci troviamo al cospetto di un ottimo vino e quindi la scheda di degustazione è di facile intuizione, ma è giusto segnalare che il territorio si percepisce comunque e quindi abbiamo note di frutta e spezie, il legno non è mai invadente, e in bocca non eccede in morbidezza, ma ci lascia una buona persistenza ed equilibrio.












BENVENUTA ESTATE I SOCI AIS VARESE A MUSTONATE


LA BARRICAIA ROSSI D’ANGERA, NEL BORGO DI MUSTONATE,
NUOVA SEDE DELL’ASSOCIAZIONE ITALIANA SOMMELIER

La Barricaia del Puntale, situata nel Borgo di Mustonate e luogo dedicato alla scoperta dei distillati d’autore Rossi d’Angera, diventa nuovo ufficiale punto di incontro per I Delegati Sommelier e soci AIS della Provincia di Varese

Sabato 11 giugno 2011,dalle 15:30 alle 17:30 Borgo di Mustonate (VA). Grande inaugurazione alla Barricaia del Puntale, l'ambiente dedicato alle degustazioni delle grappe d’autore Rossi d’Angera, che da oggi diviene nuova sede ufficiale AIS della Provincia di Varese.
Ad Angera, sul Lago Maggiore, dal 1847 si producono grappe che rappresentano la sintesi perfetta tra artigianalità, sapere antico e spirito italiano.
Ma il luogo dedicato alla scoperta di questi pregiati distillati è la Barricaia del Puntale, situata nel Borgo di Mustonate, antico borgo rurale del ‘700 affacciato sul Lago di Varese.
La Barricaia del Puntale rappresenta così un luogo perfetto in cui i Delegati Sommelier e i soci AIS della Provincia di Varese si potranno incontrare ed organizzare importanti manifestazioni.
A consegnare la targa ufficiale dell’Associazione Italiana Sommelier, é Valerio Bergamini, Delegato AIS della Provincia di Varese.

Per l’occasione sarà organizzata una degustazione dei vini dell’Azienda Agricola San Marco a conclusione dell’anno di degustazioni firmate AIS.
Oltre ai pregiati vini piemontesi di questa Azienda fra le langhe e il monferrato, per cui l’arte della viticultura è una ricchezza che si tramanda da generazioni, sarà presente la nuova linea della Rossi d’Angera “Luxury Grappas” grappe di grande eccellenza e qualità, appena rientrata dalla Cina, che hanno emozionato le più importanti fiere di Pechino e Shangai.


CONTATTI:
Rossi d’Angera Distillatori Srl
Via Puccini, 20 - 21021 Angera ((VA) – Lago Maggiore, Italy
Tel. +39 0331 93 02 48
Fax +39 0331 93 29 41
www.rossidangera.it

www.borgodimustonate.it
www.aisvarese.it
www.vinisanmarco.com