CENA AUGURI 2009



Iniziamo il resoconto della serata dagli artefici del menù, lo Chef Silvio Salmoiraghi ed i suoi collaboratori. Il percorso propostoci per presentare la sua cucina è stato il seguente:


Aperitivo
Carpione di mare
Merluzzo, polenta bruciata e latte
Astice, coniglio e fegato grasso
Dim-Sum al ragù di selvaggina e tartufo nero
Capriolo in civet, radici dolci e amare
"Foresta Nera"







Anche la scelta dei vini è stato onore ed onere del Patron del Ristorante, proprio perchè chi meglio di chi ha ideato i piatti può scegliere un abbinamento enologico, sia per "contrapposizione" oppure per affinità e gusto personale.
Louis Roederer Champagne Brut Premiere
Cascina Chicco Anterisio 2008
Marchisio "Mongalletto"
San Marco Moscato d'Asti 2008




Nella descrizione del menù la voce aperitivo è un attimo troppo sintetica, perchè comprendeva uova di quaglia marinate nel the verde su letto di germogli di soia, cozze con guscio di pasta di sale (si mangia tutto), pomodorini alla piemontese e salmone in agro dolce con tartufo nero.
Lo Champagne Louis Roederer ha accompagnato l'aperitivo, cosa dire; bel colore giallo paglierino con perlage fine e persistente, al naso la classica crosta di pane e frutta matura con una bellissima freschezza e persistenza al palato. Qualcuno voleva pasteggiare a Champagne.




Il secondo vino della serata era un Roero Arneis DOCG ottenuto dall'omonimo vitigno nella zona di Canale. Le vigne in località Anterisio sono esposte ad est e quindi si possono sfruttare le condizioni ideali per questa tipologia di vitigno. Presenta un colore giallo paglierino carico e una buona consistenza. I profumi sono di frutta a polpa gialla e con una nota floreale fresca, al gusto si percepisce una buona nota alcolica e una giusta acidità che rende il vino piacevolmente equilibrato e di buona struttura e persistenza gusto-olfattiva.
Con il Capriolo in Civet l'abbinamento scelto è stato di un vino ottenuto da vitigno Nebbiolo il Mongalletto che prende il nome dalla collina omonima con un'ottima esposizione a sud-est e dal terreno sabbioso di origine alluvionale e pendenze del 15%. Nel bichhiere si presenta con un bel colore rosso rubino e lascia percepire una buona alcolicità dagli archetti che traccia sulle pareti di vetro. All'esame olfattivo si percepiscono i tipici profumi del vitigno, fiori, frutta a bacca rossa e una nota speziata. Anche al gusto riconferma la qualità che si intuiva in precedenza con un buon equilibrio e persistenza che si abbina perfettamente al piatto.




Degna conclusione della serata un Moscato d'Asti DOCG dai profumi inconfondibili e con un bel residuo zuccherino e corpo. Un classico che non tradisce mai.
Che dire sicuramente una serata piacevole ed adeguata per fare gli auguri di Natale e di Felice Anno Nuovo seduti in un ambiente accogliente ad assaporare la cucina di un grande Chef.







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