AIS VARESE E CHAMPAGNE DEHOURS AL MA.RI.NA



Una serata dedicata allo Champagne Dehours ed alle creazioni del Ristorante Ma.Ri.Na di Olgiate Olona in un crescendo di vini e cibo. La serata è stata possibile grazie alla disponibilità del Signor Pino Possoni, patron del locale.


In abbinamento agli antipasti è stato servito lo Champagne Gran Reserve Brut in formato magnum.
Questo vino è prodotto dall'assemblaggio di Pinot Meunier, 50%, Chardonnay, 25% e Pinot Noir, 25%, con una sboccatura che avviene almeno sei mesi prima della vendita ed un dosaggio zucchero/litro di 7 grammi. Colore paglierino ed un perlage fine e persistente, con profumi di lievito e crosta di pane. Bevendolo ha una buona freschezza e persistenza,e nonostante la struttura degli antipasti questo Champagne ha superato brillantemente la prova abbinamento.
 

Si inizia la serata con passata di verdure, fagioli, gamberi crudi e foglia d'ostrica, una pianta originaria della Scozia la cui foglia mentre la si mangia rilascia le sensazioni gustative di un ostrica.



Capesante crude su crema di robiola e caprino, un accostamento che può sembrare azzardato ma che si è rivelato un'intuizione perfetta.



Polpo con vellutata di trippa e ricotta di pecora, un piatto all'apparenza semplice ma che richiede cotture separate degli ingredienti prima del loro assemblaggio.

Con il primo piatto abbiamo cambiato tipologia di Champagne, abbiamo degustato una Riserva Particellare a base di Chardonnay in purezza, il Brisefer, prodotto in sole 2.200 bottiglie di cui solo 120 riservate al mercato italiano. Nel bicchiere si riflette la raffinatezza del vitigno e si percepiscono le sfumature della maturazione in barrique. Fusilli con crostacei è il piatto proposto.


Come secondi piatti c'erano due portate, la prima aragosta gratinata con funghi porcini o l'alternativa consigliata aragosta al naturale.
Vino abbinato un altro Champagne Riserva Particellare a base di Pinot Meunier al 100%, denominato Genevraux. Un colore vicino al giallo dorato e sentori di tostatura e nocciola, come primo impatto olfattivo, per poi rivelare la frutta tropicale ed una buona mineralità. Sicuramente una buona struttura accompagnata da intensità e persistenza gusto olfattiva.



Anche con i fiori di zucchina ripieni di ricciola ed accompagnati da una salsa agrodolce il vino ha tenuto testa al piatto nonostante una leggera piccantezza della salsa.


Finale perfetto con sfogliatine di mele con zabaglione e gelato al fiordilatte accompagnati da "un 15 novembre" vino passito prodotto nella zona dell'alta Valle del Diois da uve Viognier, Chenin, Sauvignon, Furmint e Harslevelù. Il vino prende il nome dalla data delle raccolta delle uve che giungono in quel periodo ad una perfetta maturazione con acini ricchi di zuccheri. Colore ambrato, profumi complessi, che passano dalla frutta candita allo zenzero e arancia, al palato rileva tutta la sua dolcezza ben bilanciata da acidità e sapidità.

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